Il radioascolto, una passione senza tempo

Il radioascolto, una passione senza tempo

SWLSWL è l’acronimo di Short Wave Listener (letteralmente significa ascoltatore di ondecorte), in pratica è colui che dedica la sua attività (o ha curiosità) all’ascolto della gamma di frequenze attribuite ai servizi radioamatoriali SWL.
Sono frequenze molto corte che dipendono molto dall’influenza della luce sulla propagazione di queste onde, ed hanno il grande vantaggio di essere riflesse dalla stratosfera e quindi sono ricevibili e si diffondono con estrema facilità quasi ovunque nel pianeta. Solitamente il periodo di migliore ascolto è il periodo notturno (perché si ha una attenuazione inferiore e non è raro poter ricevere, se si dispongono di buone antenne, anche trasmissioni provenienti dall’altro capo del pianeta.
Non sono rari in serate serene i collegamenti con l’America, la Cina e addirittura con l’Australia.
In questo mondo ormai sempre più collegato con sistemi digitali si sta perdendo questa bella e sana abitudine a scansionare l’etere per beccare qualche trasmissione interessante, ma sembra vi sia una controtendenza e stanno rinascendo in tutte le parti del mondo dei radioascoltatori interessati a scovare questi segnali sempre più rari.
Un tempo, l’attività di SWL veniva considerata come un momento di passaggio per chi era in attesa di concludere l’iter burocratico per diventare radioamatorevero e proprio (cioè colui che non si accontenta di ricevere solamente, ma è interessato anche a trasmettere.
Era, ed è tuttora, un buon trampolino di lancio e l’occasione di apprendere dal vero le tecniche operative.
Per altri casi potrebbe sembrare un ripiego per chi è impossibilitato all’installazione di antenne ad uso radioamatoriale o non ha tempo né voglia di studiare per prendere il  patentino da radioamatore.
L’attività di SWL comunque, se condotta con passione ed impegno, non manca di offrire soddisfazioni ed occasioni di sperimentazione e crescita.

Come diventare SWL

L’attività di solo ascolto delle frequenze radioamatoriali è libera (art. 134 comma 4 del d.l. Codice delle Comunicazioni Elettroniche d.l. 259/03). Nel passato, al contrario, era comunque necessaria un’apposita autorizzazione.
In ogni caso coloro che vogliono ottenere un attestato dell’attivita di radioascolto possono richiedere l’assegnazione di una sigla distintiva presentando domanda in bollo (art. 9 del suballegato 26 al Codice) inoltrata all’Ispettorato Territoriale competente di zona del Ministero dello Sviluppo Economico, dipartimento Comunicazioni.

Il nominativo di SWL è formato dalla lettera I (come Italia), il numero di protocollo, la sigla della provincia di appartenenza (ad es. I/0123/xy).

Il ricevitore

Un tempo i ricevitori HF avevano una buona diffusione ed erano studiati appositamente per gli SWL ed i BCL. Poi l’interesse per questo tipo di radio è calato ed ora sembra stia ripartendo, ma i produttori ne hanno interrotto la fabbricazione.
Di fatto tali ricevitori sono ancora reperibili sul mercato dell’usato o del surplus.
Il moderno SWL potrà orientarsi verso un ricevitore scanner (solitamente a larga banda), portatile o da base o un ricevitore BCL che abbia vari tipi di demodulazione tra cui la SSB.
L’ultima tendenza è quella delle radio SDR (Software Defined Radio), che abbinate al computer ne offrono tutti i vantaggi e la flessibilità.

Antenna

L’antenna di chi comincia potrà essere, per le HF, un semplice spezzone di filo elettrico o anche una longwire, ma per aumentare le possibilità di ascolto di segnali deboli e stazioni lontane è necessario provvedere ad un parco antenne migliore e più fornito.
Rimanendo sui sistemi di antenna semplici e facili da costruire i sistemi filari, come dipoli e windom, sono una buona soluzione. Poi, qualsiasi antenna concepita per l’utilizzo sulle bande radioamatoriali, potrà essere comunque proficuamente adottata.
Per le VHF ed UHF si può cominciare con una classica bibanda della serie X o anche uno stilo veicolare o una discone, per poi arrivare alle yagi.
In ogni caso la scelta dipenderà dalle proprie esigenze e dallo spazio che si ha a disposizione, ricordando che l’antenna è la parte principale e fondante di una stazione ricevente.

Accessori

Tra gli accessori fondamentali per un buon ascolto vi è un alimentatore per il vostro ricevitore e un buon altoparlante o delle cuffie per migliorare le condizioni di ascolto.
Altrettanto utili sono gli accordatori di antenna, che servono per ottimizzare l’impedenza di antenna con il carico di ingresso del ricevitore (migliore è l’accordo, migliore sarà il segnale ricevuto e quindi la qualità audio riprodotta) ce ne sono di modelli dedicati ai soli ricevitori, ma possono andar bene anche quelli ad uso OM.
Potrà servire anche in po’ di strumentazione, anche autocostruita, per la messa a punto e la verifica delle antenne.
Una serie di accessori consentono l’utilizzo di una sola antenna per più ricevitori e viceversa. In alcuni casi potrà risultare utile anche l’utilizzo di filtri RF per ripulire la ricezione (in luoghi particolarmente affollati da emissioni) di stazioni commerciali e filtri audio o DSP per migliorare l’ascolto del segnale ricevuto.
Un’interfaccia radio-PC consente inoltre di inviare l’audio ricevuto verso il computer, per la registrazione o la decodifica dei modi digitali e l’eventuale controllo remoto del ricevitore.

Se ti interessa un buon ricevitore a larga banda, guarda qui, approfittane ce n’è un solo esemplare!

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