Il recupero dei pacchi batterie al litio

Il recupero dei pacchi batterie al litio

Da alcuni anni la tecnologia litio, come fonte energetica portatile, è ormai diffusissima e si è espansa ormai a ogni settore della tecnologia.

I vantaggi innegabili della vita piuttosto lunga, della affidabilità e della leggerezza, le pongono come scelta vantaggiosa e quasi obbligatoria nel campo della mobilità elettrica, nelle apparecchiature più o meno sofisticate, nell’illuminazione, nella comunicazione, nell’utensileria e perfino nelle protesi mediche.

Ormai quasi tutto ciò che è elettrico o elettronico viene alimentato con elementi litio montati sia singolarmente che in multipli (posti in serie/parallelo) allo scopo di ottenere le potenze adeguate.

Come tutti sanno le caratteristiche degli elementi litio, benché piuttosto longevi, leggeri e potenti, hanno anche dei punti deboli che vanno sempre tenuti in cosiderazione.

Per via della particolare costruzione tecnologica e delle caratteristiche instabili di alcuni componenti (in primis il litio), queste batterie devono poter lavorare sempre in condizioni elettriche e di temperatura ottimali, ben definite e continuamente controllate.

Anche l’utilizzatore può avere le sue colpe, i danni per un uso irregolare o eccessivo potrebbero essere imprevedibili e altamente pericolosi; possono andare dalla semplice distruzione della batteria, fino all’esplosione o all’incendio che può generare danni serissimi all’utente che ne fa uso.

Proprio per questa pericolosità intrinseca che ogni batteria esistente in commercio (tranne rari casi), debba contenere un apposito circuito di controllo e di sicurezza che ha lo scopo di salvaguardare la salute e la sicurezza degli utilizzatori.

Tali sistemi di controllo, denominati BMS (Battery Management System – sistema di gestione della batteria), possono essere più o meno sofisticati e complessi a seconda del costo e del tipo di batteria, della potenza da gestire e da quanti elementi è composta la batteria.

Un buon BMS, oltre che verificare la giusta temperatura di esercizio dell’intero pacco, controlla quasi sempre, per ogni singolo elemento (o più elementi posti in parallelo), la sua tensione di esercizio, la corrente di carica e scarica e la funzionalità globale dell’intera batteria.

In pratica basta che un singolo elemento (di una serie) si trovi a lavorare fuori dal range di correnti e tensioni prestabilito, che il BMS blocca la funzionalità dell’intera batteria e la rende totalmente inutilizzabile per i servizi futuri.

Queste precauzioni, abbiamo detto, servono per offrire una alta sicurezza all’operature che ne fa uso, ma, di contro, apporta un danno importante a livello economico perché obbliga l’utente a dover ricomprare un nuovo pacco.

Nella realtà però abbiamo riscontrato che i pacchi batteria bloccati potrebbero essere recuperati abbastanza agevolmente, riportandoli allo stato di servizio precedente senza dover sostenere per forza un costo importante del nuovo.

E’ una operazione delicata che può essere fatta solo da specialisti, ma assicuriamo quasi sempre un recupero funzionale totale della batteria al costo di 1/10 (massimo 2/10) del valore del nuovo.

La batteria, una volta rigenerata, vi verrà riconsegnata ricaricata e funzionante, insieme con le indicazioni di uso più corrette per poter mantenere e prolungare la vita utile da 6 mesi fino a oltre 3 anni (a seconda dell’usura e dello stato di salute della batteria).

Il processo richiede almeno un giorno per il recupero, ma può essere più lungo per batterie molto potenti o con molti elementi collegati.

Il primo controllo funzionale ha lo scopo di valutare lo stato di salute di ogni singolo elemento, qualora risultasse che tutta la batteria sarà recuperabile si procede al processo di rivitalizzazione, qualora qualche elemento richiedesse la sostituzione, il cliente verrà informato sul costo aggiuntivo e la eventuale convenienza economica nel procedere.

Per ovvie ragioni estetiche preferiamo operare su pacchi batteria che siano ispezionabili (o chiusi con viti), i pacchi termosaldati in plastica sono più difficoltosi da aprire, si deformano facilmente e spesso sconvenienti anche nel loro recupero, pertanto andrebbe valutata l’opzione a procedere di comune accordo.

Per informazioni aggiuntive e contatti, riferirsi a questa pagina.

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2 pensieri riguardo “Il recupero dei pacchi batterie al litio

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