Termocell ed altro

Termocell ed altro

 

Oltre 10 anni fa, da una ricerca italiana su delle speciali molecole di origine acquosa, si sono scoperte caratteristiche molto interessanti e promettenti su vari settori di grande interesse strategico.

La ricerca, nonostante i fondi limitati, è ancora in evoluzione e si è già arrivati alla produzione in alcune applicazioni interessanti.

Tramite l’esclusivo processo in Elettrolisi Armonica Spettrale (EAS) si riesce a generare una molecola innovativa della quale il composto IgroDry 2301 (già citato su queste pagine) ne è il primo risultato tangibile ed utilizzabile.
Il prodotto è totalmente ecologico ed è efficace per risanare le murature dall’umidità di risalita, dai funghi, dalle muffe, dai battèri e dai salnitri.

Altre ricerche su queste molecole sono ancora in evoluzione ed in fase di test.
Di grande interesse possiamo citare TermoCell ed il processo IdroPower che aprono panorami sostanzialmente inesplorati verso la produzione di calore e la produzione elettrica totalmente ecosostenibile e ad impatto zero.

In particolare:

TermoCellLogo2Termocell che è una speciale cella elettrochimica sviluppata da alcuni ricercatori italiani che converte energia elettrica in calore offrendo rendimenti straordinariamente alti.
Se paragoniamo un normale sistema di riscaldamento elettroresistivo da 2 Kw (tipo un termoconvettore elettrico) con un sistema con termocell, la quantità di calore fornito, a parità di carico, è da 4 fino ad 8 volte superiore rispetto al sistema resistivo tradizionale.

Questo notevole risparmio permetterebbe di rivedere totalmente la politica energetica domestica e considerare vantaggiosa l’alimentazione elettrica per molte e molte ragioni:

– assenza di inquinamento diretto
– assenza di manutenzioni
– riduzione dei costi d’impianto
– assenza di ulteriori costi contrattuali
– localizzazzione e distribuzione facilitato del calore
– possibilità di fornitura da fonti rinnovabili

La cella contiene una speciale sostanza acquosa ottenuta con particolari e complessi processi di modificazione atomica, sicura, non inquinante e non tossica.

 

IdroPowerLogoMinAd oggi molte ricerche vertono su tipologie di produzione basate sul gas di brown. Possiamo citare alcuni esempi di applicazioni gia sperimentate (che sono visualizzabili qui e qui) e che si orientano verso una combustione combinata di gas di Brown e carburanti tradizionali ed hanno lo scopo principaler di ridurre miinimamente i consumi ed abbattere di molto le emissioni di CO2.

Nessuno comunque si rifà totalmente alle approfondite ricerche di Stan Mayer il quale riuscì effettivamente a realizzare un prototipo funzionante di propulsione a sola acqua implementato su comuni motori termici (a scoppio) ottenendo una vera rivoluzione sulla produzione di energia ed un abbattimento totale delle emissioni di CO2.

Le ricerche italiane, iniziate da oltre 10 anni, hanno studiato le potenzialità dell’acqua anche in settori diversificati e, seguendo le teorie sviluppate da Mayer, si è arrivati ad un processo di modicazioni molecolari che ha dato spunto a nuovi studi anche nel settore energetico.
Si è quindi sviluppato un nuovo gas (proveniente totalmente dall’acqua) che promette molte possibilità di sviluppo.

Punti di forza:
Similmente all’idrogeno può diventare un componente ideale di un sistema energetico eco-sostenibile.
– può essere impiegato in diverse applicazioni (dalla generazione e cogenerazione elettrica fino al riscaldamento) con impatto ambientale praticamente nullo.
– viene prodotto da una materia prima inesauribile e diffusissima come l’acqua.
– terminata la sua funzione torna ad essere acqua pura pronta per essere riconvertita in carburante.

Il progetto in studio promette già da oggi:

Riuso totale del prodotto (compresa l’acqua del composto) e delle attrezzature di produzione.
– rendimenti paragonabili ai carburanti tradizionali.
– consumi più che dimezzati rispetto a carburanti tradizionali.
– accumulo energetico illimitato, sicuro, non pericoloso, non inquinante, non infiammabile, non tossico.
– adattissimo per accumulo ed immagazzinaggio energetico illimitato proveniente da fonti energetiche rinnovabili.

Finora si sono sviluppati diversi prototipi implementati su motori termici che hanno portato a risultati molto incoraggianti.
La ricerca è tuttora in evoluzione perfezionando tecniche e tecnologie e si è arrivati alla nuova versione IdroPower v 1.2 in pratica da vapor d’acqua si ottiene direttamente il componente gassoso già pronto e modificato per essere iniettato sui motori a combustione interna.

Termografica del (TGC)1Il dispositivo, denominato Trioxi Gas Converter (TGC), è in grado di produrre un flusso costante di combustibile gassoso in grado di alimentare i comuni motori aspirati.

Le prime sperimentazioni hanno avuto un bilancio energetico nettamente migliore alle versioni precedenti rendendolo facilmente applicabile anche sui comuni motori termici a basso rendimento.

Sui sistemi di generazione elettrica testati si producono 2,5 KW e se ne consumano solo 1,1 KW (per la trasformazione ed il funzionamento del TGC) senza l’utilizzo di ulteriori carburanti; l’energia utilizzabile rimanente è, in questo caso, circa 1,4 KW (con oltre il 50% di energia utilizzabile)

Le questioni tecniche sono ancora da sviluppare e richiedono un ulteriore approfondimento sperimentale per ottenere risultati meglio ingegnerizzati e commerciabili.

Al momento si pensa di istituire una società di ricerca che ha lo scopo di finanziare i ricercatori con i proventi dei soci finanziatori, i quali avranno inizialmente il diritto di testare ed utilizzare per primi i sistemi di cogenerazione sviluppati (beta tester).

Per approfondimenti riferirsi al sito www.termocell.it.  Gli interessati possono contattarci per valutare eventuali offerte e collaborazioni.

 

 

Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Share