Sfogliato da
Categoria: innovazione

Decarbonizzazione con HHO: i molti vantaggi sui motori più vecchi

Decarbonizzazione con HHO: i molti vantaggi sui motori più vecchi

Se si fanno normalmente viaggi brevi e partenze da freddo, i motori a combustione interna che sia benzina o diesel, non riescono a bruciare completamente il combustibile immesso e crea una piccola quantità di residui carboniosi che col tempo si stratificano e si accumulano sulle camere di scoppio del vostro motore limitandone le prestazioni, peggiorando i consumi e le emissioni.

Nel lungo termine questi residui si accumulano in grande quantità e rimangono incrostati sulla testata, sul cielo del pistone e sugli iniettori compromettendone la potenza di scoppio, i consumi, le emissioni e la potenza elargita.

Nei motori con alti chilometraggi (oltre i 150 / 200.000 Km) sarebbe sempre vantaggiosa una pulizia delle camere per poter ripristinare le prestazioni degradate, se ne avvantaggerebbe di certo il portafoglio e si tornerebbe ad avere quel motore brillante che si aveva quando l’auto era più nuova.

Questa nuova tecnologia di pulizia parte circa 10 anni fa, quando vi fu la tendenza, tutta artigianale, di aggiungere al carburante tradizionale, anche del gas di Brown (prodotto internamente al vano motore con una cella elettrolitica e dell’acqua). Il gas risultante veniva aggiunto all’aria aspirata dal motore e sembrava fornisse indubbi vantaggi sui consumi.

Alcuni ricercatori non si spiegavano il perché di tali miglioramenti indiscutibili riscontrati soprattutto nei motori più vecchi e datati e fecero alcune ricerche.

Leggi tutto Leggi tutto

Share
FastCharge il sostentatore di carica economico

FastCharge il sostentatore di carica economico

In una officina moderna ed efficiente non può mancare un mantenitore o sostenitore di carica della batteria.
Il motivo è che oggi, ormai, tutti i veicoli moderni montano sistemi elettronici di bordo che sono molto affamati di energia, soprattutto in fase diagnostica e di test.
Soprattutto in diagnosi, che si effettua con motore spento, vengono accesi tutti i dispositivi elettrici (compresi fari, lunotto, tergicristalli, ecc.)… un enorme consumo di corrente che porta a far scaricare anche la batteria più efficiente nel giro di 20 minuti.
I test durano anche 40 minuti e, prima della conclusione, arriva l’avvertimento che la batteria è sotto la soglia di tensione accettabile ed il test viene chiuso.
Sono eventi che possono creare seri problemi alle centraline se si è in aggiornamento e fanno perdere tempo ai tecnici incaricati alla diagnosi e la riparazione del veicolo.

Soprattutto le vetture di pregio, i SUV, le sportive, durante il test diagnostico di bordo, riescono a far precipitare la carica della batteria già in pochi minuti e, senza un supporto di un mantenitore di carica, sarà impossibile completare la fase di test (successivamente sarà impossibile anche l’avviamento del motore).

Se in alternativa, si tenta di sostenere la carica con comuni caricabatterie (anche molto potenti) ci si accorge che non sono in grado di sostenere correnti continuative di oltre 30-50A e forniscono una alimentazione molto sporca che può danneggiare seriamente le centraline di bordo.

Perché bisogna mantere la carica durante la diagnosi

Quando si mette una vettura in diagnosi, il motore generalmente deve rimanere spento. Non

Leggi tutto Leggi tutto

Share
Il reindex dei QR code, un servizio tanto richiesto, ma sfruttato male

Il reindex dei QR code, un servizio tanto richiesto, ma sfruttato male

Gestisci i tuoi QR code in modo semplice ed efficace

La potenzialità dei codici QR, proprio per la possibilità di contenere cifre, lettere e caratteri speciali, oltre alla codificazione industriale, permette di contenere informazioni anche complesse in un piccolo quadratino grafico inseribile ovunque.

In un biglietto da visita potremmo aggiungere un QR code per portare il cliente al nostro sito web o alla mappa geografica (per poterci raggiungere in sede) o anche riportare un nostro listino con le ultime novità.

In un listino prezzi delle nostre prestazioni potremmo aggiungere un QR code che ci indirizza ad un filmino che visualizza come viene fatto quel servizio.

In un volantino pubblicitario di un ristorante o una gelateria, potremmo inserire un QR code che ci indirizza al nostro sito web o (ai tempi di COVID) al menu del giorno.

Il QR code in pratica è un francobollo dai mille usi che ognuno può inventare sfruttare e gestire come meglio preferisce.

Si prende il proprio dispositivo (con una app che legge il codice QR), si mira sul francobollo grafico, e immediatamente si entra in un nuovo mondo che il gestore ci vuol fare conoscere.

Facile vero?

Solo che c’è un però. Non tutti i gestori, imprenditori o grafici dispongono di mezzi informatici in grado di poter convertire questi codici in un reindex efficace e sempre on-line.

Leggi tutto Leggi tutto

Share
Il recupero dei pacchi batterie al litio

Il recupero dei pacchi batterie al litio

Da alcuni anni la tecnologia litio, come fonte energetica portatile, è ormai diffusissima e si è espansa ormai a ogni settore della tecnologia.

I vantaggi innegabili della vita piuttosto lunga, della affidabilità e della leggerezza, le pongono come scelta vantaggiosa e quasi obbligatoria nel campo della mobilità elettrica, nelle apparecchiature più o meno sofisticate, nell’illuminazione, nella comunicazione, nell’utensileria e perfino nelle protesi mediche.

Ormai quasi tutto ciò che è elettrico o elettronico viene alimentato con elementi litio montati sia singolarmente che in multipli (posti in serie/parallelo) allo scopo di ottenere le potenze adeguate.

Come tutti sanno le caratteristiche degli elementi litio, benché piuttosto longevi, leggeri e potenti, hanno anche dei punti deboli che vanno sempre tenuti in cosiderazione.

Per via della particolare costruzione tecnologica e delle caratteristiche instabili di alcuni componenti (in primis il litio), queste batterie devono poter lavorare sempre in condizioni elettriche e di temperatura ottimali, ben definite e continuamente controllate.

Leggi tutto Leggi tutto

Share
Risolvere i problemi del sensore giri facilmente e in economia

Risolvere i problemi del sensore giri facilmente e in economia

FastSignal è l’evoluzione modernizzata del DailyFast, è un dispositivo che è ora applicabile su qualsiasi Centralina Controllo Motore (ECU) la cui particolare semplicità e miniaturizzazione ne permette l’applicazione in qualsiasi punto dell’impianto elettrico del veicolo.

Interponendo FastSignal tra il sensore giri e la centralina si otterrà immediatamente un notevole miglioramento di segnale, si ridurranno drasticamente gli errori provenienti dal difetto di carenza di segnale e si stabilizzerà la lettura del numero di giri anche in fase di diagnostica.

Per essere sicuri di un buon risultato è richiesto prima un controllo diagnostico, se sarà riscontrato un problema di insufficienza di segnale, si noterà che l’indicatore dei giri sarà piuttosto fluttuante e instabile (generalmente il numero di giri rimbalza tra il valore effettivo e lo zero).
Tale fenomeno avviene quando la centralina, per problemi di accoppiamento, di cablaggio o di invecchiamento dei cavi, tende ad essere ‘particolarmente sorda’ e poco sensibile ai segnali provenienti dal sensore mgnetico dei giri.

Collegamento e installazione

L’installazione è semplicissima e immediata, basta tagliare i due conduttori della linea bilanciata ritorta che porta il segnale del sensore giri alla ECU, interporre FastSignal, avvitare le 2 coppie di morsetti con un cacciavite e testare.

Leggi tutto Leggi tutto

Share
Digital Radio perché non decolla ancora

Digital Radio perché non decolla ancora

DigitalRadioLa tanto osannata Digital Radio, che sembrava essere l’evoluzione più interessante della radio commerciale, ora che sta partendo, è già una tecnologia stravecchia e quasi decrepita che nasce più di 20 anni fa.
L’acronimo tecnico è DAB (Digital Audio Bradcasting) e Digital Radio il nome scelto dal marketing commerciale per lanciare la diffusione delle trasmissioni realizzate con lo standard Eureka 147.

Il DAB in verità è un progetto europeo che risale agli anni ottanta, quasi in contemporanea con la prima commercializzazione del CD Audio che tanto successo ebbe avuto, proprio nei tempi in cui si optava per la via del tutto in digitale. Questa tendenza di portare in digitale qualunque fonte mediale, dall’audio stereo, alla TV però, sulla radio, non ha avuto troppo successo per molto vari motivi che a breve elencherò.

Già l’inizio parte male, infatti, nonostante la tecnologia fosse già pronta da molto tempo prima, solo nel 1995, e solo la Norvegia e il Regno Unito attivarono in quei tempi in Europa, i primi canali radio digitali DAB. Passò infine un altro decennio prima che, nel 2007 si andò a migliorare ulteriormente il DAB con il Dab+ che attualmente è lo standard con cui le emittenti moderne trasmettono anche in Italia.

Andiamo allora ad analizzare perché la radio digitale ha avuto così poco interesse.

Il primo motivo è che le trasmissioni radio in codifica digitale, presentano vantaggi e comunque molti svantaggi rispetto alla

Leggi tutto Leggi tutto

Share
Da dicembre disAqua è entrato in commercio

Da dicembre disAqua è entrato in commercio

La linea di prodotti disAqua per l’igiene e la cura dell’umidità negli edifici, offre una vasta gamma di soluzioni diversificate e specifiche per il professionista e l’utente finale.
Ormai la produzione e la vendita dei prodotti più esclusivi ed innovativi del mercato mondiale è stata avviata e potrai acqustarli già da subito.

Tra le 5 specialità si è iniziata la distibuzione del prodotto DisAqua Vapor e la produzione sta andando ad integrarsi con nuovi e più specifici prodotti sempre rivolti alla cura di tutte le problematiche derivanti da umidità e muffe nelle murature.

Visto il grande successo già dei primi due mesi (ci avete addirittura sovraccaricato il server con continue interruzioni di servizio), ora che il sito è stato rinnovato ed integrato con un potente e-commerce, si è attivata anche una nuova offerta. Quale migliore occasione per provarlo?

DApromoOldOppure cerca il prodotto più adatto a te.
Ti forniremo informazioni, consigli ed assistenza costante sia telefonica che epistolare.

Share
Elettrosmog: regolamenti e misure

Elettrosmog: regolamenti e misure

elettrosmogL’inquinamento elettromagnetico (elettrosmog) in ambito domestico e sui luoghi di lavoro è formato da due componenti fondamentali:

Elettrosmog a bassa frequenza (ELF, Extremely Low Frequencies) generato dalle linee elettriche, dagli elettrodomestici, dalle attrezzature d’ufficio quali fotocopiatrici, computer, stampanti;

Elettrosmog a radiofrequenza, generato da antenne trasmittenti, quali i ponti radio della telefonia cellulare e della emittenza radiotelevisiva, così come dagli stessi apparati cellulari (telefonini), i forni a microonde, i sistemi Wi-Fi, ecc.

Il decreto n. 381 del 10 settembre 1998 fissa dei limiti massimi di esposizione alla radiazioni elettromagnetiche a radiofrequenza (comprese fra 100 kHz e 300 Ghz).

A differenza di altre forme di inquinamento, l’elettrosmog non può essere percepito con i normali organi di senso in quanto non genera rumore, non emana odori né si può vedere. Per questo è indispensabile ricorrere ad una strumentazione opportuna (misuratori di campo e.m.) per assicurarsi di non vivere e lavorare in condizioni di potenziale pericolo per la propria salute, e per potere organizzare al meglio una casa od un luogo di lavoro per elevare il benessere e la sicurezza delle persone.

Per la misura dei campi elettromagnetici

Leggi tutto Leggi tutto

Share
Riconoscere l’umidità muraria

Riconoscere l’umidità muraria

umiditaproblSpesso accade che, in edifici di vecchia costruzione (ma anche in realizzazioni recenti), ci si trovi di fronte a macchie, muffe, o a condensa di acqua su pareti e pavimenti.
Questi sono i sintomi superficiali di un problema a monte dovuto ad eccesso di umidità presente all’interno delle strutture o nell’ambiente.

Risolvere questo inconveniente non è sempre cosa facile.
Intervenire trattando le superfici con i numerosi prodotti presenti sul mercato, è un’operazione spesso inutile se non addirittura controproducente perché bisogna intervenire sulle cause e non sugli effetti.

Occorre prima individuare le fonti di umidità, per poi intervenire eliminandole o limitandone l’azione.

Per sommi capi quindi, l’umidità può provenire:
esternamente
dal sottosuolo per capillarità
da alluvioni cicliche
dall’atmosfera esterna (pioggia battente)
dall’atmosfera esterna o interna (condensa)
internamente
acqua contenuta nei materiali da costruzione
da danni interni (smaltimento acque)
da condensa di tubazioni sottotraccia
da materiali con diversa conducibilità termica e porosità che generano fenomeni di condensa.

IDumidinell’immmagine i 12 differenti tipi di umidità che possono verificarsi in una abitazione

Sebbene sia possibile risalire al tipo di provenienza dell’acqua

Leggi tutto Leggi tutto

Share
Risalita capillare: una falsa definizione

Risalita capillare: una falsa definizione

h2oIl potere assorbente di un terreno o di un laterizio (che successivamente chiameremo supporto) è la proprietà che ha un suolo o un manufatto, di trattenere l’acqua e gli elementi soluti.

Solitamente l’acqua viene trattenuta grazie al concorso di due differenti fenomeni, l’imbibizione e la capillarità, il primo è di natura fisico-chimica ed il secondo è di natura prettamente fisica.
In entrambi i casi, la capacità di ritenuta è riconducibile a forze elettrostatiche che si instaurano fra le molecole d’acqua e la matrice solida del supporto (sia esso terreno o laterizio). La pressione che occorre esercitare per sottrarre l’acqua trattenuta dalla matrice solida è detta tensione matriciale ed assume generalmente valori negativi.

La ritenuta per capillarità è dovuta alla risultante delle forze che agiscono su ogni molecola d’acqua che occupa i pori del materiale; queste forze sono sempre riconducibili a quattro forze ben conosciute e distinte:
– forze gravitazionali che agiscono sulle molecole;
– forze di coesione interne fra le molecole d’acqua;
– forze di attrazione fra l’atmosfera del supporto e le molecole d’acqua;
– forze di adesione fra le molecole d’acqua e la superficie della matrice solida.

Sulle molecole disposte a breve distanza dalle particelle solide del supporto, la risultante è

Leggi tutto Leggi tutto

Share
Share