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Servizio di riparazione schede elettroniche civili e industriali

Servizio di riparazione schede elettroniche civili e industriali

– Riprendi l’uso della tua Tecnologia!

Hai mai trovato una scheda elettronica difettosa che sembrava non avere più speranza? Non preoccuparti, siamo qui per aiutarti! Con i nostri servizi di riparazione di schede elettroniche, ti offriamo una soluzione affidabile per far tornare in vita i tuoi dispositivi.

– Esperienza e Competenza

Il nostro team di esperti tecnici specializzati nella riparazione di schede elettroniche è pronto ad affrontare anche i problemi più complessi. Con anni di esperienza nel settore, abbiamo affinato le nostre abilità e acquisito conoscenze approfondite sul funzionamento interno di una vasta gamma di dispositivi elettronici.

– Diagnosi Approfondita

La nostra prima priorità è comprendere il problema specifico che affligge la tua scheda elettronica. Utilizziamo attrezzature e strumenti moderni e affidabili

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Ma poi, è così conveniente buttare anziché riparare?

Ma poi, è così conveniente buttare anziché riparare?

Anche se potrà sembrare una ovvietà, potrebbe non essere ben chiaro, per la maggioranza dei clienti, che buttare a volte potrebbe essere un vero spreco.

Proviamo a chiarire.

La decisione di riparare o buttare un prodotto tecnologico dipende da molti fattori, come la natura del prodotto, il costo della riparazione, il costo di sostituzione e l’utilizzo previsto.

In generale, se il prodotto è ancora relativamente nuovo, di buona qualità e la riparazione è semplice e conveniente, allora può essere conveniente ripararlo piuttosto che sostituirlo. Al contrario, se il prodotto è vecchio, usato o richiede una riparazione costosa, allora potrebbe essere più conveniente sostituirlo.

Tuttavia, ci sono anche altri fattori da considerare. Ad esempio, la sostenibilità ambientale potrebbe essere un fattore importante da considerare. Buttare un prodotto ancora funzionante può essere uno spreco di risorse e dannoso per l’ambiente. Inoltre, il valore affettivo del prodotto potrebbe essere un altro fattore da considerare. Se il prodotto ha un valore sentimentale o storico per te o per la tua famiglia, potrebbe valere la pena ripararlo anche se il costo della riparazione è relativamente elevato.

Ma la risposta potrebbe dipendere anche dalle specifiche circostanze e le condizioni del bene in questione.

In generale, se il costo della riparazione è significativamente

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Decarbonizzazione con HHO: i molti vantaggi sui motori più vecchi

Decarbonizzazione con HHO: i molti vantaggi sui motori più vecchi

Se si fanno normalmente viaggi brevi e partenze da freddo, i motori a combustione interna che sia benzina o diesel, non riescono a bruciare completamente il combustibile immesso e crea una piccola quantità di residui carboniosi che col tempo si stratificano e si accumulano sulle camere di scoppio del vostro motore limitandone le prestazioni, peggiorando i consumi e le emissioni.

Nel lungo termine questi residui si accumulano in grande quantità e rimangono incrostati sulla testata, sul cielo del pistone e sugli iniettori compromettendone la potenza di scoppio, i consumi, le emissioni e la potenza elargita.

Nei motori con alti chilometraggi (oltre i 150 / 200.000 Km) sarebbe sempre vantaggiosa una pulizia delle camere per poter ripristinare le prestazioni degradate, se ne avvantaggerebbe di certo il portafoglio e si tornerebbe ad avere quel motore brillante che si aveva quando l’auto era più nuova.

Questa nuova tecnologia di pulizia parte circa 10 anni fa, quando vi fu la tendenza, tutta artigianale, di aggiungere al carburante tradizionale, anche del gas di Brown (prodotto internamente al vano motore con una cella elettrolitica e dell’acqua). Il gas risultante veniva aggiunto all’aria aspirata dal motore e sembrava fornisse indubbi vantaggi sui consumi.

Alcuni ricercatori non si spiegavano il perché di tali miglioramenti indiscutibili riscontrati soprattutto nei motori più vecchi e datati e fecero alcune ricerche.

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FastCharge il sostentatore di carica economico

FastCharge il sostentatore di carica economico

In una officina moderna ed efficiente non può mancare un mantenitore o sostenitore di carica della batteria.
Il motivo è che oggi, ormai, tutti i veicoli moderni montano sistemi elettronici di bordo che sono molto affamati di energia, soprattutto in fase diagnostica e di test.
Soprattutto in diagnosi, che si effettua con motore spento, vengono accesi tutti i dispositivi elettrici (compresi fari, lunotto, tergicristalli, ecc.)… un enorme consumo di corrente che porta a far scaricare anche la batteria più efficiente nel giro di 20 minuti.
I test durano anche 40 minuti e, prima della conclusione, arriva l’avvertimento che la batteria è sotto la soglia di tensione accettabile ed il test viene chiuso.
Sono eventi che possono creare seri problemi alle centraline se si è in aggiornamento e fanno perdere tempo ai tecnici incaricati alla diagnosi e la riparazione del veicolo.

Soprattutto le vetture di pregio, i SUV, le sportive, durante il test diagnostico di bordo, riescono a far precipitare la carica della batteria già in pochi minuti e, senza un supporto di un mantenitore di carica, sarà impossibile completare la fase di test (successivamente sarà impossibile anche l’avviamento del motore).

Se in alternativa, si tenta di sostenere la carica con comuni caricabatterie (anche molto potenti) ci si accorge che non sono in grado di sostenere correnti continuative di oltre 30-50A e forniscono una alimentazione molto sporca che può danneggiare seriamente le centraline di bordo.

Perché bisogna mantere la carica durante la diagnosi

Quando si mette una vettura in diagnosi, il motore generalmente deve rimanere spento. Non

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Il reindex dei QR code, un servizio tanto richiesto, ma sfruttato male

Il reindex dei QR code, un servizio tanto richiesto, ma sfruttato male

Gestisci i tuoi QR code in modo semplice ed efficace

La potenzialità dei codici QR, proprio per la possibilità di contenere cifre, lettere e caratteri speciali, oltre alla codificazione industriale, permette di contenere informazioni anche complesse in un piccolo quadratino grafico inseribile ovunque.

In un biglietto da visita potremmo aggiungere un QR code per portare il cliente al nostro sito web o alla mappa geografica (per poterci raggiungere in sede) o anche riportare un nostro listino con le ultime novità.

In un listino prezzi delle nostre prestazioni potremmo aggiungere un QR code che ci indirizza ad un filmino che visualizza come viene fatto quel servizio.

In un volantino pubblicitario di un ristorante o una gelateria, potremmo inserire un QR code che ci indirizza al nostro sito web o (ai tempi di COVID) al menu del giorno.

Il QR code in pratica è un francobollo dai mille usi che ognuno può inventare sfruttare e gestire come meglio preferisce.

Si prende il proprio dispositivo (con una app che legge il codice QR), si mira sul francobollo grafico, e immediatamente si entra in un nuovo mondo che il gestore ci vuol fare conoscere.

Facile vero?

Solo che c’è un però. Non tutti i gestori, imprenditori o grafici dispongono di mezzi informatici in grado di poter convertire questi codici in un reindex efficace e sempre on-line.

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Precisazioni sull’uso di Fast Tools per il test a banco di una centralina

Precisazioni sull’uso di Fast Tools per il test a banco di una centralina

A meno che non si abbia disposizione il veicolo originario, un test a banco di una centralina è una operazione che non può esimere il tecnico dalla comprensione basilare e fondamentale del funzionamento della centralina ECU da provare:

– serve un impianto specifico fatto di connettori, sensori e segnali
– ogni tipo di centralina richiede un suo impianto di test, fatto di cablaggi esatti, connettori dello stesso tipo (e genere), nonché emulatori di segnali e di livelli che la centralina richiede per attivarsi
– non è possibile illudersi che si possa fare un impianto generico che possa funzionare su una larga serie di centraline (anche diverse tra loro).
l’emulatore di ruota fonica (Fast Tools) è quindi solo un anello, pur importante, di tutti i dispositivi che serviranno per il test

Come fare

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Il recupero dei pacchi batterie al litio

Il recupero dei pacchi batterie al litio

Da alcuni anni la tecnologia litio, come fonte energetica portatile, è ormai diffusissima e si è espansa ormai a ogni settore della tecnologia.

I vantaggi innegabili della vita piuttosto lunga, della affidabilità e della leggerezza, le pongono come scelta vantaggiosa e quasi obbligatoria nel campo della mobilità elettrica, nelle apparecchiature più o meno sofisticate, nell’illuminazione, nella comunicazione, nell’utensileria e perfino nelle protesi mediche.

Ormai quasi tutto ciò che è elettrico o elettronico viene alimentato con elementi litio montati sia singolarmente che in multipli (posti in serie/parallelo) allo scopo di ottenere le potenze adeguate.

Come tutti sanno le caratteristiche degli elementi litio, benché piuttosto longevi, leggeri e potenti, hanno anche dei punti deboli che vanno sempre tenuti in cosiderazione.

Per via della particolare costruzione tecnologica e delle caratteristiche instabili di alcuni componenti (in primis il litio), queste batterie devono poter lavorare sempre in condizioni elettriche e di temperatura ottimali, ben definite e continuamente controllate.

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Il lavaggio degli iniettori

Il lavaggio degli iniettori

Nel corso dell’evoluzione meccanica automotive, l’iniettore del combustibile, è stato un valido sostitutivo al vecchio carburatore, inizialmente posizionato nel collettore di aspirazione, è stato successivamente spostato direttamente sulla camera di combustione.

Tale modifica ha reso molto più preciso il dosaggio, la polverizzazione e la distribuzione del carburante; ma, oltre ai benefici, ha portato anche problemi dovuti alla vicinanza del getto alla camera di scoppio.

Simile evoluzione è avvenuta anche sul diesel, dapprima il carburante veniva iniettato meccanicamente, tramite la pompa di iniezione, direttamente (o indirettamente) sulla camera di scoppio, successivamente, con gli iniettori elettrici, l’iniezione è risultata molto più immediata, affidabile e ben dosata.

La funzione di un iniettore può essere assimilata a una piccola elettrovalvola, il cui spillo di tenuta simula un micro rubinetto che apre e chiude velocemente il flusso di carburante a seconda del segnale elettrico applicato (i più moderni iniettori rispondono in tempi vicini al microsecondo). Il carburante viene dapprima pompato su un collettore comune ad una determinata pressione (common rail) e poi distribuito differentemente dal segnale elettrico controllato dalla centralina motore da ciascun iniettore alla relativa camera di scoppio.

I vantaggi, come si diceva, sono molteplici (vista l’elevata velocità di risposta dell’iniettore al comando elettrico applicato), si possono immettere nel cilindro, infinite modalità di iniezione: dal singolo impulso fino a impulsi multipli più o meno ripetuti tali da ottimizzare la distribuzione più uniforme possibile della miscela aria carburante all’interno del cilindro.

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Risolvere i problemi del sensore giri facilmente e in economia

Risolvere i problemi del sensore giri facilmente e in economia

FastSignal è l’evoluzione modernizzata del DailyFast, è un dispositivo che è ora applicabile su qualsiasi Centralina Controllo Motore (ECU) la cui particolare semplicità e miniaturizzazione ne permette l’applicazione in qualsiasi punto dell’impianto elettrico del veicolo.

Interponendo FastSignal tra il sensore giri e la centralina si otterrà immediatamente un notevole miglioramento di segnale, si ridurranno drasticamente gli errori provenienti dal difetto di carenza di segnale e si stabilizzerà la lettura del numero di giri anche in fase di diagnostica.

Per essere sicuri di un buon risultato è richiesto prima un controllo diagnostico, se sarà riscontrato un problema di insufficienza di segnale, si noterà che l’indicatore dei giri sarà piuttosto fluttuante e instabile (generalmente il numero di giri rimbalza tra il valore effettivo e lo zero).
Tale fenomeno avviene quando la centralina, per problemi di accoppiamento, di cablaggio o di invecchiamento dei cavi, tende ad essere ‘particolarmente sorda’ e poco sensibile ai segnali provenienti dal sensore mgnetico dei giri.

Collegamento e installazione

L’installazione è semplicissima e immediata, basta tagliare i due conduttori della linea bilanciata ritorta che porta il segnale del sensore giri alla ECU, interporre FastSignal, avvitare le 2 coppie di morsetti con un cacciavite e testare.

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Come testare a banco le centraline ECU

Come testare a banco le centraline ECU

Molte ormai sono le aziende che si dedicano alla riparazione, la rimappatura e la rigenerazione delle centraline ECU (Engine Control Unit – Unità di Controllo Motore) per il settore autobobilistico.
Tutte lavorano pressoché allo stesso modo: riprogrammare le EEPROM con la finalità di aggiungere o togliere funzionalità (modificando parte di codice o di firmware) e riconsegnano la centralina al committente.
Le aziende più smaliziate e specializzate, riescono anche a fare qualche riparazione sostituendo i componenti elettronici difettosi e riportando alla funzionalità un dispositivo defunto.

Alla fine del lavoro però, tutti hanno lo stesso problema: come poter testare la centralina per verificare che tutto sia a posto?
A rigor di logica servirebbe l’auto (su cui era installata la centralina) quindi testare dinamicamente (cioè con il motore acceso) se tutto è come ci si aspetta.

Purtroppo non sempre questo è possibile perché il riparatore è solitamente distante o non è disponibile a muoversi fino all’auto da riparare, e allora si rimanda la centralina al cliente senza provarla incrociando le dita e sperando che tutto sia a posto come ci si aspetta.

L’altra opzione è trovare un’auto uguale, scodificare totalmente la centralina per farla accettare alla nuova auto e testare, ma questo richiede comunque la disponibilità di un’auto pressoché identica per effettuare tutte le prove e comunque servirà una ulteriore scodifica alla fine del test per poter fare riallineare la centralina all’auto originaria.

Tutto un po’ troppo complicato e sicuramente poco efficiente, non credete?

Vita più facile per i riparatori

Vi è però una soluzione molto più semplice ed efficace che permetterebbe di fare test dinamici molto più facilmente e direttamente sul banco del riparatore.

Basta disporre di un generatore di segnali, che simula la stessa ruota fonica del sensore di giri e tutto potrebbe essere risolto con molta semplicità ed economia.
Serve solo scodificare (la prima volta) la centralina per predisporla a funzionare su qualunque tipo di

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Riparare il telecomando originale è sempre la scelta migliore

Riparare il telecomando originale è sempre la scelta migliore

CIRIT – Centro Italiano Riparazione Telecomandi

Sostituire un telecomando non funzionante o difettoso è una operazione piuttosto complicata perché difficilmente si riesce a trovare un equivalente totalmente compatibile o anche un originale.

Le molte aziende che sfornano controlli sostitutivi offrono compatibilità solo per le principali funzioni e non coprono tutte le altre funzionalità a cui eravamo abituati col telecomando originale.

Con un telecomando compatibile, per esempio, difficilmente ritroveremo la funzionalità di timer, di autospegnimento, la gestione del menù, i settaggi di sintonia o la gestione di funzioni speciali. Sarà ancora peggio per gli apparecchi combinati, fuori produzione, di importazione o meno diffusi e conosciuti.

Accontentarsi delle limitate funzionalità offerte dal telecomando sostitutivo penalizza quindi il nostro apparecchio, ma allora perché non provare a far riparare il telecomando originale? Nessuno ci pensa mai, ma è quasi sempre la soluzione più ovvia, più vantaggiosa e più affidabile, ma anche la più sicura ed economica.

Siamo organizzati per riparare, ripristinare (a volte anche restaurare) tutti i tipi di telecomandi commerciali (anche cinesi) per TV, audio, video, decoder, cancelli, tende, tapparelle, auto e comandi industriali; analizziamo attentamente tutti i segnali in uscita (codice) verifichiamo l’emissione radio (o IR) e verifichiamo tutti i tasti e le funzionalità in poche ore.

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L’analogico che ritorna

L’analogico che ritorna

L’età dell’analogico, che sembrava archiviata e dimenticata così in fretta a fine millennio, sta tornando in auge con la sua meritata ed inaspettata autorevolezza.

Un ritorno che dimostra quanto questa tecnologia forse meno sofisticata, differenziava e valutava molto di più il singolo sul saper fare e sapersi adattare per la profonda conoscenza della teoria e del dispositivo che si stava usando, più che sull’utilizzo inconsapevole delle tante funzionalità offerte dal digitale, ma solitamente ignorate o considerate ovvie dai moderni fruitori.

L’analogico è forse da considerare oggi al pari di un anziano che torna a dire la sua da un mondo ormai sorpassato e velato di polvere. Siccome il buon prodotto rimane sempre buono, anche l’analogico di qualità si prepara a ritornare in voga e mostrare i tanti pregi ancora non equiparati dalla alternativa digitale.

Si riscoprirà allora quanto il buon vecchio Hi-Fi, la pellicola e l’immagine su nastro, abbiano ancora tanto da dire e da offrire agli audiofili, ai fotografi, ai cineasti o ai professionisti di oggi.

E’ un vento di rivincita che ritorna ad interessare il mercato dell’usato ma anche del nuovo, non a caso anche le grandi industrie, visti i volumi di richieste (pur se di nicchia), ricominciano a considerare tali prodotti riproponendoli ad un mercato di tutto rispetto che comincia a valere milioni di euro.

Considerati troppo velocemente vetusti, impilati da qualche parte in casa o destinati alla discarica, alcuni tra i più interessanti ed autorevoli apparecchi vintage, sono tornati nell’interesse collettivo degli specialisti o dei fruitori di alto livello, sia per le indubbie qualità o per l’innovazione che all’epoca apportarono, sia per una forma nostalgica di possesso, di leggenda e di ricordi.

Oggetti tecnologici di peso destinati ad una seconda giovinezza, per la gioia degli amatori e la curiosità dei giovani che non hanno mai visto né toccato apparecchi che un tempo erano destinati a veri amatori ed ai professionisti.

E’ proprio per questo che offriamo alcuni apparecchi ricondizionati e di pregio, sopravvissuti alla rivoluzione digitale, nel nostro spazio vintage.

Contattateci per richiedere qualunque tipo di apparecchio (anche non esposto), se disponibile verrà risistemato, ricondizionato e preparato per la vendita.

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Digital Radio perché non decolla ancora

Digital Radio perché non decolla ancora

DigitalRadioLa tanto osannata Digital Radio, che sembrava essere l’evoluzione più interessante della radio commerciale, ora che sta partendo, è già una tecnologia stravecchia e quasi decrepita che nasce più di 20 anni fa.
L’acronimo tecnico è DAB (Digital Audio Bradcasting) e Digital Radio il nome scelto dal marketing commerciale per lanciare la diffusione delle trasmissioni realizzate con lo standard Eureka 147.

Il DAB in verità è un progetto europeo che risale agli anni ottanta, quasi in contemporanea con la prima commercializzazione del CD Audio che tanto successo ebbe avuto, proprio nei tempi in cui si optava per la via del tutto in digitale. Questa tendenza di portare in digitale qualunque fonte mediale, dall’audio stereo, alla TV però, sulla radio, non ha avuto troppo successo per molto vari motivi che a breve elencherò.

Già l’inizio parte male, infatti, nonostante la tecnologia fosse già pronta da molto tempo prima, solo nel 1995, e solo la Norvegia e il Regno Unito attivarono in quei tempi in Europa, i primi canali radio digitali DAB. Passò infine un altro decennio prima che, nel 2007 si andò a migliorare ulteriormente il DAB con il Dab+ che attualmente è lo standard con cui le emittenti moderne trasmettono anche in Italia.

Andiamo allora ad analizzare perché la radio digitale ha avuto così poco interesse.

Il primo motivo è che le trasmissioni radio in codifica digitale, presentano vantaggi e comunque molti svantaggi rispetto alla

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Il radioascolto, una passione senza tempo

Il radioascolto, una passione senza tempo

SWLSWL è l’acronimo di Short Wave Listener (letteralmente significa ascoltatore di ondecorte), in pratica è colui che dedica la sua attività (o ha curiosità) all’ascolto della gamma di frequenze attribuite ai servizi radioamatoriali SWL.
Sono frequenze molto corte che dipendono molto dall’influenza della luce sulla propagazione di queste onde, ed hanno il grande vantaggio di essere riflesse dalla stratosfera e quindi sono ricevibili e si diffondono con estrema facilità quasi ovunque nel pianeta. Solitamente il periodo di migliore ascolto è il periodo notturno (perché si ha una attenuazione inferiore e non è raro poter ricevere, se si dispongono di buone antenne, anche trasmissioni provenienti dall’altro capo del pianeta.
Non sono rari in serate serene i collegamenti con l’America, la Cina e addirittura con l’Australia.
In questo mondo ormai sempre più collegato con sistemi digitali si sta perdendo questa bella e sana abitudine a scansionare l’etere per beccare qualche trasmissione interessante, ma sembra vi sia una controtendenza e stanno rinascendo in tutte le parti del mondo dei radioascoltatori interessati a scovare questi segnali sempre più rari.

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Da dicembre disAqua è entrato in commercio

Da dicembre disAqua è entrato in commercio

La linea di prodotti disAqua per l’igiene e la cura dell’umidità negli edifici, offre una vasta gamma di soluzioni diversificate e specifiche per il professionista e l’utente finale.
Ormai la produzione e la vendita dei prodotti più esclusivi ed innovativi del mercato mondiale è stata avviata e potrai acqustarli già da subito.

Tra le 5 specialità si è iniziata la distibuzione del prodotto DisAqua Vapor e la produzione sta andando ad integrarsi con nuovi e più specifici prodotti sempre rivolti alla cura di tutte le problematiche derivanti da umidità e muffe nelle murature.

Visto il grande successo già dei primi due mesi (ci avete addirittura sovraccaricato il server con continue interruzioni di servizio), ora che il sito è stato rinnovato ed integrato con un potente e-commerce, si è attivata anche una nuova offerta. Quale migliore occasione per provarlo?

DApromoOldOppure cerca il prodotto più adatto a te.
Ti forniremo informazioni, consigli ed assistenza costante sia telefonica che epistolare.

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Elettrosmog: regolamenti e misure

Elettrosmog: regolamenti e misure

elettrosmogL’inquinamento elettromagnetico (elettrosmog) in ambito domestico e sui luoghi di lavoro è formato da due componenti fondamentali:

Elettrosmog a bassa frequenza (ELF, Extremely Low Frequencies) generato dalle linee elettriche, dagli elettrodomestici, dalle attrezzature d’ufficio quali fotocopiatrici, computer, stampanti;

Elettrosmog a radiofrequenza, generato da antenne trasmittenti, quali i ponti radio della telefonia cellulare e della emittenza radiotelevisiva, così come dagli stessi apparati cellulari (telefonini), i forni a microonde, i sistemi Wi-Fi, ecc.

Il decreto n. 381 del 10 settembre 1998 fissa dei limiti massimi di esposizione alla radiazioni elettromagnetiche a radiofrequenza (comprese fra 100 kHz e 300 Ghz).

A differenza di altre forme di inquinamento, l’elettrosmog non può essere percepito con i normali organi di senso in quanto non genera rumore, non emana odori né si può vedere. Per questo è indispensabile ricorrere ad una strumentazione opportuna (misuratori di campo e.m.) per assicurarsi di non vivere e lavorare in condizioni di potenziale pericolo per la propria salute, e per potere organizzare al meglio una casa od un luogo di lavoro per elevare il benessere e la sicurezza delle persone.

Per la misura dei campi elettromagnetici

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Bigliettini da visita: dal progetto alla stampa in pochi minuti

Bigliettini da visita: dal progetto alla stampa in pochi minuti

Un bigliettino è un mezzo per presentarsi e, come un vestito, rispecchia la propria personalità (o il carattere della propria azienda).
Il formato standard dovrebbe essere sempre delle dimensioni di una carta di credito (85×55 mm) per ovvie ragioni di utilizzo e praticità.
A seconda delle esigenze grafiche, il biglietto può essere sviluppato sia in orientamento orizzontale che verticale, ma possono influire anche questioni di gusti o esigenze di impaginazione.
Per la creazione sono consigliati software di tipo vettoriale adatti alla grafica (tipo Adobe Illustrator, Corel Draw, ecc.) ma sono utilizzabili anche pacchetti per la grafica raster (tipo Adobe PhotoShop, Corel PhotPaint, ecc.) sono invece sconsigliati software di Word Processing (come MS Word, Writer di Open Office, ecc.).

Normalmente realizziamo le grafiche di fronte al cliente in modo da decidere al momento le scelte migliori, ma è possibile anche stampare i prodotti già realizzati da voi purché siano seguite alcune regole:

1) Il nome sempre prima del cognome
2) Il titolo (Dott. Ing. Prof. ecc.) da usare solo se strettamente necessario, ma sempre meglio

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Servizi tecnici e speciali

Servizi tecnici e speciali

Servizi tecnici

 

InpressAccuPile, Batterie e Accumulatori

Disponiamo di una larghissima gamma, dalle pile tradizionali, litio, alcaline, zinco aria, piombo, nichel cadmio, litio ricaricabile, ecc. destinati a tantissimi settori da quello fotografico, industriale, domestico, professionale, medico, ecc. con possibilità di reperire anche tipi speciali.
Siamo anche forniti di pile zinco aria per apparecchi acustici, biossido d’argento per orologi, litio per apparecchi digitali e consumer, piombo ermetico per apparati industriali, pastiglieria alcalina per consumer e usi generici.
Da oggi si confezionano anche pacchi ricaricabili su misura o personalizzatie assemblati professionalmente con saldatura a punto.

 

InpressCaviAdattamenti e cavetteria speciale

Forniamo cavetteria, cavi di adattamento, prolunghe e adattatori per molti apparati audio video, sistemi digitali, personal computer, fotocamere e videocamere digitali, sistemi di interfaccia, apparati industriali.
Fate le vostre richieste citando il tipo di connettore e gli usi a cui son destinati, cercheremo di risolvere i vostri problemi. Ove non sarà possibile reperibile il prodotto in commercio, proviamo a realizzarvelo manualmente.

 

InpressAlimentAlimentatori sostitutivi e speciali

Ormai innumerevoli apparecchi sono corredati di alimentatore esterno per il collegamento alla rete elettrica (sono quei blocchetti che vanno collegati tra la spina elettrica ed il vostro apparecchio): telefonini, cordless, modem, calcolatrici, computer portatili, ecc.
Spesso si guastano e non funzionano più.
Negli apparecchi meno diffusi o provenienti da fornitori sconosciuti sono quasi sempre introvabili o costano più dell’apparecchio nuovo.
Non ha senso buttare tutto l’apparato e solitamente si possono riparare, adattare o sostituire con altri equivalenti.
Forniteci le caratteristiche elettriche, il pezzo difettoso o l’apparecchio a cui è destinato e noi provvederemo a ripristinarvi il dispositivo in breve tempo e poca spesa.

 

InpressStrumentStrumentazione speciale

Cercate una strumentazione di misura, un apparecchio speciale, un timer, un sensore, un componente, un ricambio per una macchina industriale o professionale? Chiamateci potremmo esserne forniti.

 

 

Informatica

 

InpressComputerComputer difettosi

Presso la nostra sede disponiamo di un reparto tecnico per la riparazione di computer e periferiche. Specializzati nella sostituzione di componenti attivi e passivi, in test e riparazione di parti vitali e ripristino delle funzionalità. I sistemi vengono testati, verificati e riparati con componentistica originale o compatibile, secondo le esigenze. Nel caso di impossibilità disponiamo di macchine sostitutive di pari o superiori prestazioni.

 

 

InpressVirusPulizia da virus e s/w malefici

Non sempre avere un buon antivirus ci protegge da problemi, anche un buon programma non può far miracoli, sono necessarie esperienza e competenza per tenere pulito ed efficiente il nostro computer.
Il trattamento antivirus è sì, uno dei trattamenti più frequenti, ma non l’unico, è necessario mantenere in buono stato i dispositivi di memoria, i sistemi di protezione ed evitare di far caricare software potenzialmente pericolosi. Possiamo garantire ottimi risultati al 97% dei casi.

 

 

InpressDatiRecupero dei dati

La sostituzione di una macchina obsoleta con un nuovo sistema porta inevitabilmente alla esigenza di recuperare e riadattare i vecchi dati sul nuovo. Siamo in grado di trasferire l’intera memoria di massa sulla nuova istallazione senza far perdere nulla del precedente. Possiamo recuperare dati cancellati da qualsiasi tipo di memoria di massa (dalle schede, ai CD, agli hard disk). Più complessa e non sempre possibile, invece, è il recupero di dati da supporti o dispositivi difettosi.

 

 

InpressIrregFunzionamenti irregolari

Nei casi di macchine perfettamente funzionanti che mostrano strani difetti nell’uso operativo normale, esistono rimedi molto efficaci per riportare la totale funzionalità. Garantiamo un ritorno alle funzionalità originali nel 95% dei casi trattati.

 

 

 

InpressAggAggiornamenti software

Fondamentali sono gli aggiornamenti software, è sbagliato non correggere i difetti che man mano vengono scoperti. le case di software investono tantissimo nella ricerca di malfunzionamenti sui loro prodotti e offrono patch e aggiornamenti, è assurdo non approfittarne.

 

 

Telefonia

Riparazione smartphone, cellulari e tablet

La grande diffusione di questi dispositivi e l’esigenza sempre crescente di assisterli anche fuori garanzia, ci ha portati a specializzarci.
Oggi forniamo assistenza e riparazione a tutte le marche più diffuse in Italia con prezzi molto competitivi ed alta qualità della ricambistica.

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Riconoscere l’umidità muraria

Riconoscere l’umidità muraria

umiditaproblSpesso accade che, in edifici di vecchia costruzione (ma anche in realizzazioni recenti), ci si trovi di fronte a macchie, muffe, o a condensa di acqua su pareti e pavimenti.
Questi sono i sintomi superficiali di un problema a monte dovuto ad eccesso di umidità presente all’interno delle strutture o nell’ambiente.

Risolvere questo inconveniente non è sempre cosa facile.
Intervenire trattando le superfici con i numerosi prodotti presenti sul mercato, è un’operazione spesso inutile se non addirittura controproducente perché bisogna intervenire sulle cause e non sugli effetti.

Occorre prima individuare le fonti di umidità, per poi intervenire eliminandole o limitandone l’azione.

Per sommi capi quindi, l’umidità può provenire:
esternamente
dal sottosuolo per capillarità
da alluvioni cicliche
dall’atmosfera esterna (pioggia battente)
dall’atmosfera esterna o interna (condensa)
internamente
acqua contenuta nei materiali da costruzione
da danni interni (smaltimento acque)
da condensa di tubazioni sottotraccia
da materiali con diversa conducibilità termica e porosità che generano fenomeni di condensa.

IDumidinell’immmagine i 12 differenti tipi di umidità che possono verificarsi in una abitazione

Sebbene sia possibile risalire al tipo di provenienza dell’acqua

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Risalita capillare: una falsa definizione

Risalita capillare: una falsa definizione

h2oIl potere assorbente di un terreno o di un laterizio (che successivamente chiameremo supporto) è la proprietà che ha un suolo o un manufatto, di trattenere l’acqua e gli elementi soluti.

Solitamente l’acqua viene trattenuta grazie al concorso di due differenti fenomeni, l’imbibizione e la capillarità, il primo è di natura fisico-chimica ed il secondo è di natura prettamente fisica.
In entrambi i casi, la capacità di ritenuta è riconducibile a forze elettrostatiche che si instaurano fra le molecole d’acqua e la matrice solida del supporto (sia esso terreno o laterizio). La pressione che occorre esercitare per sottrarre l’acqua trattenuta dalla matrice solida è detta tensione matriciale ed assume generalmente valori negativi.

La ritenuta per capillarità è dovuta alla risultante delle forze che agiscono su ogni molecola d’acqua che occupa i pori del materiale; queste forze sono sempre riconducibili a quattro forze ben conosciute e distinte:
– forze gravitazionali che agiscono sulle molecole;
– forze di coesione interne fra le molecole d’acqua;
– forze di attrazione fra l’atmosfera del supporto e le molecole d’acqua;
– forze di adesione fra le molecole d’acqua e la superficie della matrice solida.

Sulle molecole disposte a breve distanza dalle particelle solide del supporto, la risultante è

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